Quest’anno ne è caduta il 30% in meno rispetto al 2022

Nell’inverno concluso da poco, la neve sulle Alpi è stata il 30% in meno rispetto all’anno precedente quando, a fine febbraio, il deficit sulla media era già del 67%. Lo rende noto il Joint Research Centre della Commissione europea, secondo quanto riporta l’Osservatorio Anbi sulle risorse idriche. C’è anche una sostanziale differenza con lo scorso anno: rispetto al 2022, la carenza di neve riguarda tutto il versante italiano dell’arco alpino. Fino alla fine di febbraio, la quantità di neve caduta sulle Alpi è stimabile in 2,9 miliardi di metri cubi, a fronte di una media storica di 8,7 miliardi di metri cubi e dei 4 miliardi di metri cubi presenti nello stesso periodo del 2022. Lo scioglimento della neve sui rilievi, osserva l’Anbi, sta causando comunque un innalzamento dei livelli dei grandi bacini naturali dell’Italia settentrionale, fatta eccezione del lago di Garda.