Il supporto delle assicurazioni è praticamente nullo nel Mezzogiorno, con appena l’1,3% di media, a fronte di oltre il 10% del Lazio, con la Lombardia che è poco sotto, come pure la provincia autonoma di Bolzano. Nel 2022 si è registrato un maggiore ricorso alle risorse dei budget familiari

L’Istat, analizzando nel dettaglio la spesa sostenuta direttamente dalle famiglie negli anni dal 2012 al 2021, evidenzia che la spesa per l’assistenza sanitaria per cura e riabilitazione è aumentata in media annua del 2,1%, con una crescita della componente ambulatoriale del 2,6%; in entrambi i casi, la spesa è stata maggiore nella prima parte del periodo considerato. Nel 2021, complice la pandemia, il 35% della spesa complessiva per assistenza ambulatoriale è stata sostenuta dalle famiglie. Sempre nel periodo 2012-2021, la spesa per l’assistenza ospedaliera e la spesa ambulatoriale sono cresciute rispettivamente del 2,2% e del 3,2%. Nel 2021, il 38,0% della spesa complessiva per assistenza sanitaria ospedaliera a lungo termine è stata sostenuta dalle famiglie. È da evidenziare, inoltre, che quest’ultima incide per il 76,7% sull’acquisto di apparecchi terapeutici ed altri presidi medici durevoli e per il 36,4% sulla spesa complessiva per prodotti farmaceutici e altri presidi medici non durevoli. La tendenza sul 2022 conferma l’aumento della spesa delle famiglie. Rispetto al 2019 aumenta soprattutto la quota di persone che dichiara di aver pagato interamente a sue spese sia per le visite specialistiche (dal 37% al 41,8% nel 2022) sia per gli accertamenti diagnostici (dal 23% al 27,6% nel 2022). La copertura assicurativa si è assestata intorno al 5%, comunque in lieve aumento, soprattutto nel Nord-ovest, nel Lazio (10,8% ne fa ricorso) e in Lombardia (9,7%), con il Mezzogiorno all’1,3%.