Politica monetaria, gli analisti di Bloomberg prevedevano un rialzo di 25 punti

Gli analisti che prevedevano un aumento dei tassi di interesse più lieve rispetto a quelli dei mesi passati, contando che il Consiglio direttivo ci andasse meno pesante visti gli effetti dei crolli delle banche sulle borse europee, si sbagliavano. A fronte del rialzo di 25 punti base stimato solo ieri da Bloomberg Economics, la BCE ha invece deciso per il consueto rialzo di 50 punti, «in linea con la sua determinazione ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine», sostenendo che «l’inflazione dovrebbe rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato». Per quanto riguarda le turbolenze sui mercati finanziari, legate anche al crollo della svizzera Credit Suisse – che segue quelli delle statunitensi Silicon Valley Bank e Signature Bank – i Consiglio direttivo dell’Eurotower assicura che «segue con attenzione le tensioni in atto sui mercati ed è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’area dell’euro» e che «il settore bancario dell’area dell’euro è dotato di buona capacità di tenuta, con solide posizioni di capitale e liquidità. In ogni caso, la BCE dispone di tutti gli strumenti necessari per fornire liquidità a sostegno del sistema finanziario dell’area dell’euro, qualora ve ne sia l’esigenza». Nella nota in cui rende note le decisioni di politica monetaria, la BCE ha formulato anche le stime per l’inflazione, collocandola al 5,3% nel 2023, al 2,9% nel 2024 e al 2,1% nel 2025. Il Prodotto Interno Lordo dovrebbe invece crescere dell’1% quest’anno e dell’1,6% sia il prossimo, sia quello a seguire.