Il viceministro Leo conferma l’attenzione del governo sul welfare aziendale

Cresce l’attesa per il testo del disegno di legge delega in materia di riforma del fisco nel suo complesso. Quella presentata finora, infatti, è una traccia, in parte già approfondita, in parte ancora da definire, sulla base della quale si costruiranno i criteri e i principi direttivi della legge delega. È utile ricordare che il percorso è appena al via, in quanto dopo l’approvazione del Parlamento, sarà il governo, previo confronto con le parti e le regioni, a definire gli schemi di decreto legislativo che poi torneranno in Senato e alla Camera per il successivo parere. Nel corso dell’incontro con i leader di Cisl e Ugl, Luigi Sbarra e Paolo Capone, e con i rappresentanti di Cgil e Uil, Gianna Fracassi e Domenico Proietti, il vice ministro Maurizio Leo ha aggiunto dei particolari che non erano sinora emersi. Nello specifico, Leo ha insistito su tutta la partita del sostegno alla contrattazione collettiva di prossimità e sulla detassazione dei fringe benefit, vale a dire quelle forme di welfare aziendale erogate dal datore di lavoro volontariamente o per accordo con il sindacato, con l’idea di intervenire rapidamente. Sempre Leo ha parlato di detassazione della formazione degli adulti, anche per assecondare l’attuale passaggio verso una maggiore digitalizzazione, e di come sostenere il ruolo e le attività della bilateralità, un aspetto che rimanda, ad esempio, alla previdenza complementare.