Al vertice a palazzo Chigi hanno partecipato anche i vertici dei servizi segreti e in collegamento il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e quello degli Esteri, Antonio Tajani

Riunione questa mattina a palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, quello della Difesa, Guido Crosetto, e i vertici dei servizi segreti. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il ministro dell’Infrastrutture, Matteo Salvini, hanno invece partecipato in collegamento. Al centro della riunione il tema migranti, che rimane in cima all’agenda di governo, a poche ore di distanza da un nuovo naufragio, al largo delle coste libiche (trenta i dispersi, al momento), dopo la tragedia di Cutro, costata la vita a circa 80 migranti, e con il numero degli sbarchi sulle coste italiane in crescita significativa negli ultimi giorni: secondo i dati del ministero dell’Interno, aggiornati al 9 marzo, nel 2023 sono arrivate via mare 15.823 persone contro le 5.976 arrivate dal 1° gennaio al 9 marzo 2022 e le 5.995 nello stesso periodo del 2021. A palazzo Chigi si teme un peggioramento della situazione: preoccupa, in modo particolare, uno scenario che stima circa 900 mila persone potenzialmente disposte a tentare la traversata del Mediterraneo, a causa dell’aggravarsi dello scenario internazionale. Da qui il pressing sull’Unione europea per trovare una soluzione comunitaria al problema e la stretta sugli scafisti. La svolta decisa dal Consiglio dei ministri, che la settimana scorsa si è tenuto in via straordinaria proprio a Cutro, con l’approvazione del decreto legge che, tra le altre cose, inasprisce le pene per gli scafisti, è stata condivisa dall’Unione europea: a stretto giro, il testo approderà in Commissione Affari Costituzionali al Senato, dove partirà l’esame del decreto. «Smantellare le attività di trafficanti di migranti è un obiettivo che tutti vogliamo perseguire a livello europeo, sono persone sconsiderate che si stanno arricchendo alle spalle della disperazione e dei rischi che si assumono i migranti per raggiungere l’Europa», ha detto la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant, replicando ad una domanda sulla stretta su trafficanti e scafisti prevista nel nuovo decreto legge.