Ieri a Cutro il Consiglio dei ministri ha varato un decreto che inasprisce le pene per i trafficanti. Critiche dall’opposizione

«Non intendiamo replicare l’approccio di quanti hanno lasciato che i trafficanti di esseri umani agissero indisturbati. La nostra risposta contro questi scafisti criminali sarà ancora più ferma e determinata». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo ieri sera a margine del Consiglio dei ministri, che si è svolto in via straordinaria a Cutro, in provincia di Crotone, luogo della tragedia costata la vita ad 73 migranti. Di fronte ad un problema, che nelle ultime ore ha subito una recrudescenza – in tre giorni sono sbarcati tremila migranti, 17 mila dall’inizio dell’anno –, il governo ha sposato la linea dura contro i trafficanti, per quest’ultimi sono state inasprite le pene (previsti fino a 30 anni di reclusione per i trafficanti se causano la morte di più di una persona), allentando contestualmente le misure per chi intende entrare legalmente in Italia. «Avanti con il buonsenso e il lavoro di squadra, per salvare vite umane e tutelare la sicurezza del nostro Paese», ha detto oggi il leader della Lega, Matteo Salvini. Il decreto, approvato all’unanimità dal governo, ha suscitato qualche polemica tra le forze che compongono l’opposizione, particolarmente critiche sull’approccio dell’esecutivo ad un problema che, ricordiamo, può essere risolto soltanto anche coinvolgendo l’Unione europea. Da Bruxelles, in questo senso è arrivata un’apertura ad una maggiore collaborazione, dopo la lettera inviata da Meloni alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. «Esamineremo la norma nel dettaglio, per il contrasto alle reti di trafficanti c’è un modo più efficace, avere delle alternative sicure. Scappano da Paesi con situazioni di guerra e tortura. Il governo si batta per cambiare le regole di Dublino», ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, intervistata a “Otto e mezzo” in onda su La 7. «Per anni» ha agitato «la bacchetta magica del blocco navale per risolvere il dossier immigrazione», ma «mirava solo a vincere le elezioni, proponendo misure e soluzioni ridicole, ma presentate con il piglio deciso di chi ha soluzioni “forti”. L’unica certezza è che gli sbarchi aumentano e nel governo litigano pure sull’approccio da tenere per affrontare il tema», ha commentato il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. Critico anche il leader di Azione, Carlo Calenda: «Non è una politica, sono frasi in libertà. Ognuno in questo governo si alza e dice la prima cosa che gli passa per la testa sull’immigrazione».