Mosca: «Rappresaglia agli attacchi terroristici di Kiev nella regione di Bryansk»

Ammonta ad almeno 11 vittime e 22 feriti il bilancio dei bombardamenti russi in Ucraina avvenuti tra la notte e le prime ore della mattina, secondo quanto hanno affermato le autorità regionali citate dai media internazionali. L’attacco è stato imponente e le forze armate di Kiev hanno riferito che «sei degli 81 missili lanciati dalle forze russe erano gli ipersonici Kinzhal». Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha poi spiegato che nell’attacco sono state colpite diverse infrastrutture ucraine, come rappresaglia agli «attacchi terroristici» di Kiev nella regione di Bryansk, compiuti la scorsa settimana. «Armi di alta precisione a lungo raggio lanciate dall’aria, dal mare e da terra, compresi i missili ipersonici Kinzhal, hanno colpito obiettivi cruciali delle infrastrutture militari, imprese del complesso militare-industriale e strutture energetiche che le alimentano», ha spiegato Shoigu, citato dall’agenzia Ria Novosti. «Il nemico – è stato invece il commento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram – ha sparato 81 missili, cercando di intimidire di nuovo gli ucraini, tornando alle sue patetiche tattiche. Gli occupanti possono solo terrorizzare i civili. È tutto ciò che possono fare, ma non li aiuterà. Non sfuggiranno alla responsabilità per tutto ciò che hanno fatto». Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, ha invece messo in guardia contro i rischi legati alle ripetute interruzioni di corrente nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia: durante i bombardamenti è rimasta senza corrente e sono stati attivati generatori diesel di emergenza per garantire l’alimentazione minima della centrale.