Consiglio dei Ministri a Cutro: al centro il Dl Migranti. Ecco i principali contenuti della bozza in discussione oggi pomeriggio. Nel frattempo, raffica sbarchi a Lampedusa, circa 1.500 migranti in 24 ore

Un atto inedito e simbolico, ma non soltanto, è il Consiglio dei Ministri che oggi si trasferirà e si terrà oggi pomeriggio a Cutro, in seguito al naufragio del barcone di migranti del 26 febbraio che ha provocato 72 morti accertate. Sul tavolo del Consiglio dei Ministri approda il DL Cutro-Migranti, della cui bozza l’agenzia di stampa Public Policy ha preso anticipatamente visione. Vediamo, in sintesi, le anticipazioni sulle principali norme: l’utilizzo di navi da guerra – anche di quelle al di fuori delle acque territoriali e dell’area di mare internazionalmente definita come zona contigua – al fine di monitorare le attività di pesca in chiave di potenziamento della sorveglianza marittima, quindi attività di controllo sulla pesca, sul commercio e sulla somministrazione dei prodotti pescati, nonché l’accertamento delle infrazioni; una forte semplificazione amministrativa per la realizzazione dei centri di permanenza per i rimpatri; l’inasprimento delle pene per chi «promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato», cioè i trafficanti; per questi ultimi la reclusione passerebbe da 5 a 15 anni a da 6 a 16 anni per ogni persona trasportata; sanzioni specifiche nel caso in cui i migranti trovino la morte durante il viaggio; per il triennio 2023-2025 le quote di lavoratori stranieri entrati in Italia in base al decreto Flussi, saranno assegnate, «in via preferenziale», agli arrivi da Stati che «promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche aventi ad oggetto i rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari»; rendere possibile, al di fuori delle quote dal decreto flussi, «l’ingresso e il soggiorno per lavoro subordinato allo straniero residente all’estero che completa un corso di formazione professionale e civico-linguistica»; il governo, con il concorso di proprie agenzie strumentali e società in-house, «può promuovere la stipula di accordi di collaborazione e intese tecniche con soggetti pubblici e privati operanti nel campo della formazione e dei servizi per il lavoro nei Paesi terzi di interesse per la promozione di percorsi di qualificazione professionale e la selezione dei lavoratori direttamente nei Paesi di origine, che potranno fare ingresso in Italia» tramite il decreto Flussi. In arrivo anche un anno in più per la durata dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro; priorità di assegnazione di lavoratori agricoli ai datori che avevano fatto richiesta ma a cui non sono stati assegnati; anche una “stretta” alla gestione e al funzionamento dei centri di accoglienza nonché nei centri di permanenza per i rimpatri qualora «un grave inadempimento degli obblighi previsti dallo schema di capitolato di gara», attraverso la nomina di uno o più commissari per la straordinaria e temporanea gestione dell’impresa, limitatamente all’esecuzione del contratto di appalto, scelti tra funzionari della prefettura o di altre amministrazioni pubbliche, in possesso di qualificate e comprovate professionalità».