di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Qual è la situazione delle donne, in questo 8 marzo 2023? La strada da fare per una reale uguaglianza e per concrete pari opportunità è ancora lunga. Precisamente ci vorranno altri 132 anni per raggiungere la parità di genere a livello globale, secondo il Global Gender Gap Report 2022 del World Economic Forum, uno studio che annualmente misura il livello di uguaglianza raggiunto nel mondo e che ha registrato un peggioramento della situazione, un ritorno ai livelli del 2016, a causa di quanto avvenuto in seguito soprattutto alla pandemia da Covid-19 ed agli altri shock congiunturali recenti. Sappiamo che ancora oggi, anche nel mondo Occidentale, le donne continuano ad essere una categoria fragile, una delle prime a subire gli effetti di rallentamenti economici e crisi sociali. In termini di quantità e qualità dell’occupazione, indipendenza economica, ma anche istruzione, salute e partecipazione alla vita politica. Senza considerare, il rapporto prende in esame tutto il Pianeta, la situazione in aree nelle quali i diritti delle donne sono ancora oppressi, non solo a livello sostanziale, ma anche in modo formale da leggi inique. Basti pensare al caso dell’Iran: dopo le notizie sulla repressione delle proteste per i diritti delle donne, anche la terribile vicenda dell’avvelenamento di migliaia di bambine per far chiudere le scuole femminili nelle quali studiavano, sempre nell’ottica di contrastare ogni forma di emancipazione. Un fatto talmente agghiacciante da essere condannato persino dalle autorità iraniane. Tornando in Italia, da noi le cose sono chiaramente molto diverse, ma volendo tracciare un bilancio sulla situazione femminile, non possiamo che notare la presenza di elementi positivi, accanto ad altri però ancora negativi. Certamente un grande segnale è stato dato dalla presenza, per la prima volta nella storia della Repubblica, di un premier donna, Giorgia Meloni. Un fatto di grande valore simbolico, capace di far saltare schemi che sembravano inattaccabili, cambiare la mentalità collettiva – si pensi alla successiva nomina del primo segretario donna del Pd, Elly Schlein – di infondere speranza. Ma nel quotidiano c’è ancora moltissimo da fare, tra la drammatica sequela dei femminicidi, 125 nel 2022, già 20 quest’anno, e i dati insoddisfacenti in merito ai diversi aspetti dell’uguaglianza di genere, nella società e nel mondo del lavoro, con criticità strutturali che determinano una bassa occupazione, ma anche troppo precariato e una tendenza che vede le donne impegnate soprattutto in ambiti poco remunerativi. La strada da fare è ancora lunga.

La festa dell’Ugl

Oggi pomeriggio nella sede confederale, in occasione della giornata internazionale della donna, la premiazione “Donne di Lavori, Donne di Valori”. All’evento parteciperanno Loredana Fiorini, Presidente Hermes-APS, Enrica Giorgetti, Dg di Farmindustria, Maria Antonietta Spadorcia, Vicedirettore del TG2, Valentina Di Bartolomeo, autista ATAC; Martina Pigliapoco, dell’Arma dei Carabinieri, Alice Belli, Soprano del Conservatorio “Ottorino Respighi”, Patrizia Del Ninno, Presidente Ciscos-Ugl ed Antonietta Celata, Presidente Scale-Ugl. Moderatore il giornalista Massimo Maria Amorosini.