Intanto da Bruxelles assicurano che una risposta alla lettera di Meloni arriverà «a breve»: «Siamo completamente d’accordo sul fatto che bisogna prendere delle misure

Il 9 marzo il Consiglio dei ministri si riunirà a Cutro, il comune in provincia di Crotone, luogo del naufragio del 26 febbraio scorso costato la vita ad almeno 70 migranti, inclusi alcuni bambini. A stretto giro, palazzo Chigi renderà noti anche gli altri dettagli (orario, sede e ordine del giorno). Si tratta di una scelta che testimonia la volontà del governo di non spegnere i riflettori su una tragedia, che fa riflettere sulle conseguenze, a volte drammatiche, dei flussi migratori, orchestrati dalle organizzazioni criminali. Un problema che l’Italia, tra i Paesi maggiormente sotto pressione vista la posizione geografica, non può affrontare da sola, ma che richiede l’intervento dell’Unione europea e del resto degli Stati membri. Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato una lettera alla Commissione europea, chiedendo di dare priorità alla questione che, considerata la situazione internazionale, rischia di diventare ingestibile. Proprio in queste ore, la Commissione europea ha assicurato che una risposta arriverà «a breve». «Siamo completamente d’accordo sul fatto che bisogna prendere delle misure ed ecco perché la presidente della Commissione” europea Ursula von der Leyen «ha parlato di raddoppiare gli sforzi per adottare il Patto sulla migrazione e l’attuazione del piano d’azione sulla rotta del Mediterraneo centrale», ha detto un portavoce della Commissione. «Il problema va risolto a monte affinché non ci siano più morti nel Mediterraneo, basta vittime innocenti dobbiamo impedire che partano barche della disperazione condotte da criminali che speculano sulla vita umana», ha detto a TgCom24 il ministro degli Esteri Antonio Tajani, difendendo l’operato della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera – «Hanno sempre fatto sempre di tutto per salvare vite umane: è grave accusarli, è un’accusa ingiusta» – e annunciando che l’Italia aprirà le porte a decine di migliaia di migranti regolari. Secondo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «di fronte all’evento drammatico avvenuto sulle coste calabresi il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti, dell’Italia e della Ue, perché questa è la risposta vera».