L’ESPERIENZA SUL CAMPO
Il disallineamento fra le competenze richieste e quelle offerte sul mercato del lavoro è un tema decisamente sentito dagli organismi di rappresentanza e dalle stesse aziende. Il dato è emerso chiaramente nella seconda parte della giornata di studi organizzata dal Cnel che ha visto il contributo di numerosi soggetti, ad iniziare dai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, parte attiva nella costruzione degli strumenti più utili per ridurre questo mismatch. Del resto, proprio i sindacati, insieme alle organizzazioni datoriali, attraverso gli enti paritetici per la formazione continua contribuiscono in maniera decisiva alla riqualificazione del personale dipendente. Oltre a Confindustria, Confartigianato e Confcommercio, sono intervenuti importanti aziende, in particolare del parastato, da Ferrovie a Poste, passando per Eni, Leonardo, Acea, Terna ed Enel. Presenti anche tutte le principali aziende delle telecomunicazioni, a partire da Tim, Vodafone e Wind3. Una occasione utile pure per conoscere realtà più piccole, ma molto dinamiche sempre del settore dell’innovazione digitale. Hanno portato il loro contributo, fra gli altri, anche l’associazione dei presidi, il mondo dell’università, l’Inapp, l’Anpal e Expo training. Presente infine una rappresentanza del Consiglio nazionale dei giovani.

VERSO IL FUTURO
Nel pomeriggio, l’apertura di tre tavoli di lavoro ha permesso di approfondire ulteriormente le tematiche, gettando anche un ponte sul futuro prossimo venturo. In particolare, il primo tavolo ha avuto come tematica l’ipotesi di definire un cruscotto interregionale fra domanda e offerta di lavoro, mettendo in correlazione le banche dati di soggetti pubblici e privati e tenendo conto delle indicazioni contenute nel decreto legislativo 150/2015. Fra le problematiche emerse, quella di bilanciare il ruolo del governo nazionale con i governi regionali. Il secondo tavolo, quello sicuramente più partecipato, ha riguardato l’orientamento, un aspetto che investe in maniera diretta il mondo della scuola, gli studenti e le loro famiglie. Sicuramente utile, in questo senso, la formazione pure dei docenti, visto il ruolo che ricoprono nelle scelte degli allievi nelle varie fasi della vita scolastica. L’orientamento, infatti, ritorna più volte nella scelta del percorso di studi e poi verso la ricerca di una occupazione. Il terzo tavolo di lavoro si è invece soffermato sull’importanza di stringere una alleanza fra le imprese e il mondo della formazione. Una attenzione particolare è stata dedicata agli obiettivi trasversali indicati all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza.