In Italia le persone obese o sovrappeso sono 25 milioni

L’obesità ad oggi costa quattro mila miliardi di dollari e nel giro di 12 anni, se non si corre ai ripari, metà della popolazione mondiale sarà classificata sovrappeso o obesa. È quanto emerge da un rapporto pubblicato dalla Federazione Mondiale Obesità, in occasione della Giornata mondiale che si celebra sabato 4 marzo. «L’obesità non è una colpa – ha detto la presidente della federazione, Louise Baura – ma il suo impatto sull’economia globale è significativo, perché ammonta a circa il 3% del Prodotto Interno Lordo mondiale». La maggior parte dei pasi – nove su dieci – dove ci si aspetta una maggiore crescita dell’obesità sono Paesi a basso o medio reddito, situati prevalentemente in Africa e in Asia. Un fattore che conferma la correlazione tra obesità e la povertà e le disuguaglianze. Per quanto riguarda l’Italia, secondo le rilevazioni dell’Italian Barometer Obesity Report, le persone obese o in sovrappeso sono oltre 25 milioni: il 46% degli adulti e il 26,3% dei giovani di età compresa tra i tre ed i 17 anni. A tal proposito, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha fatto sapere che il suo dicastero sta «lavorando alla definizione di un Programma Nazionale di Promozione dell’attività fisica che comprende anche la definizione delle modalità di prescrizione dell’esercizio fisico e di erogazione sul territorio nazionale». «Ci troviamo di fronte ad una sfida importante, da affrontare insieme – ha spiegato il ministro – e la chiave di volta è la prevenzione incoraggiando l’adozione di stili di vita salutari a partire da una corretta e sana alimentazione e dal contrasto alla sedentarietà».