I dati Istat. La stima preliminare indica un +9,2%, dal +10% di gennaio

Nuovo rallentamento della crescita dei prezzi al consumo a febbraio. A segnalarlo è l’Istituto nazionale di statistica, che per il mese oggetto di indagine, indica un aumento dello 0,3% su base mensile e del 9,2% su base annua, contro il +10% della lettura finale di gennaio. Il rallentamento dell’inflazione, spiega l’Istat, è legato «all’accentuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati e alla decelerazione di quelli degli Energetici non regolamentati, i cui effetti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli Alimentari sia lavorati sia non lavorati. In controtendenza all’indice generale, l’Istat ha registrato un’accelerazione dell’inflazione di fondo, al +6,4% dal +6%. Per quanto riguarda il carrello della spesa, l’Istituto prevede un aumento di passo per i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto dovrebbero rimanere più o meno stabili. Tocca intanto i massimi storici l’inflazione core nell’Eurozona. Secondo le rilevazioni dell’istituto di statistica della Commissione europea, infatti, a febbraio l’inflazione depurata dalle componenti più volatili dovrebbe essersi portata al +5,6%, accelerando dal +5,3% di gennaio. Al contrario, l’indice generale ha registrato un rallentamento, sebbene più lieve di quanto preventivato: al +8,5% lo scorso mese dal +8,6% del precedente, contro il +8,1% previsto dagli analisti.