Breve incontro con Blinken al G20, primo da inizio guerra

Un breve incontro, certo non risolutivo, ma comunque rilevante nell’ambito del conflitto in Ucraina. Al G20 dei ministri degli Esteri in India il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha avuto un contatto, il primo dall’inizio della guerra, con il ministro russo Sergei Lavrov. Nell’occasione, come ha poi riferito un funzionario americano ripreso dai media, Blinken ha ribadito il sostegno statunitense alla causa ucraina ed esercitato pressioni affinché Mosca revochi la decisione di sospendere il trattato nucleare New Start. «La Russia non rifiuta serie proposte di negoziato sull’Ucraina che siano fatte per un sincero desiderio di trovare una soluzione politica», ha da parte sua ribadito Lavrov al termine del vertice G20. Ad ogni modo la versione occidentale è che il presidente russo, Vladimir Putin, non sia ancora pronto per dei colloqui che possano gettare le basi per la conclusione del conflitto. Le distanze tra le parti, insomma, restano. «Purtroppo non è stato possibile approvare la dichiarazione finale a nome di tutti i ministri del G20 – ha osservato ancora Lavrov –, i nostri colleghi occidentali, come fecero un anno fa sotto la presidenza indonesiana, hanno cercato con ogni mezzo, prima di tutto, con menzogne e dichiarazioni retoriche varie, di portare in primo piano la situazione intorno all’Ucraina, che, ovviamente, presentano come risultato della cosiddetta “aggressione russa”». Di contro il G20 si è rivelato anche un’occasione, per Russia e Cina, di unire ancora le forze e respingere, come emerge da una nota del ministero degli Esteri russo dopo l’incontro tra i rispettivi capi della diplomazia, «unanimemente i tentativi di interferire negli affari interni di altri paesi e di imporre approcci unilaterali attraverso il ricatto e le minacce».