Deficit all’8% nel 2022. Pesa il Superbonus, così secondo l’Istat in merito all’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche

L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, nel 2022 è stato pari a
-8,0%, a fronte del -9,0% nel 2021. Lo rende noto l’Istat. Il valore dell’indebitamento per gli anni 2020 e 2021 è stato rivisto a seguito del cambiamento introdotto nel trattamento contabile dei crediti di imposta. La stessa voce ha portato anche ad una revisione peggiorativa dei dati 2020 e 2021, pari rispettivamente a -0,2 e -1,8 punti percentuali. Nel 2020 il deficit si è attestato quindi al 9,7% del Prodotto interno lordo (dal 9,5% stimato a settembre scorso) e nel 2021 al 9,0 (dal 7,2% stimato a settembre). Nel 2022 in volume il Pil è cresciuto del 3,7%. L’Istat ha ritoccato dunque al ribasso le stime di fine gennaio, che davano la crescita dell’economia al 3,9%, ma conferma quelle della NaDef (+3,7%). La pressione fiscale complessiva è pari al 43,5%, in aumento rispetto al 2021, per effetto della crescita delle entrate fiscali e contributive (+7%) rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (+6,8%). Il rapporto debito/Pil scende nel 2022 al 144,7% dal 149,8% del 2021. Per il Mef «la correzione delle norme sui bonus edilizi è stato l’indispensabile presupposto a tutela dei conti pubblici per il 2023, invertendo una tendenza negativa certificata oggi dall’Istat. Parimenti il Governo è al lavoro con tutti i soggetti interessati per risolvere il grave problema di liquidità finanziaria delle imprese ereditato da imprudenti misure di cessione del credito non adeguatamente valutate nei loro impatti al momento della loro introduzione».