Più di cento feriti, numerosi dispersi. Si dimette il ministro

Sono almeno 40 le vittime a seguito dello scontro avvenuto questa notte in Grecia tra un treno passeggeri e uno merci nei pressi della città greca di Larissa. Sarebbero invece oltre cento i feriti e 50-60 i dispersi, ma il bilancio potrebbe essere destinato a salire con il passare delle ore. Già il ministro dei Trasporti greco, Kostas Karamanlis, ha riferito che non si conosce ancora il numero esatto delle vittime, sottolineando che quella avviata subito dopo l’incidente è «un’operazione di ricerca e salvataggio molto difficile». Quest’ultimo, successivamente, ha rassegnato le dimissioni, motivate dalla «responsabilità politica» che avverte dopo la tragedia. «In questi tre anni e mezzo, abbiamo fatto ogni sforzo per migliorare» le condizioni delle ferrovie greche, ha spiegato Karamanlis in una nota. «Sfortunatamente, questi sforzi non sono stati sufficienti per prevenire un simile incidente». Le dimissioni, ha quindi aggiunto, sono «quello che sento il dovere di fare come minimo segno di rispetto per la memoria delle vittime». Il treno passeggeri viaggiava tra Atene e Salonicco con a bordo 354 passeggeri e 12 componenti del personale. L’impatto si è consumato ad alta velocità, causando quello che i media hanno definito «il peggior incidente ferroviario che il paese abbia mai conosciuto». Nell’ambito dell’indagine sulle dinamiche del disastro è stato arrestato il capostazione di Larissa. La presidente della Repubblica greca, Katerina Sakellaropoulos, ha interrotto la sua visita in Moldavia e si è recata sul luogo dell’incidente per esprimere vicinanza alle famiglie delle vittime e seguire gli aggiornamenti relativi alle operazioni di soccorso.