Più tempo per l’utilizzo dell’Isopensione fino a sette anni: nuova scadenza al 2026

Il Parlamento ha dato il via libera definitivo al decreto-legge Milleproroghe, il testo urgente utilizzato dal governo di turno per prorogare delle misure altrimenti in scadenza alla fine dell’anno. Sono diverse le misure che interessano direttamente il lavoro, sulle quali peraltro le competenti commissioni avevano sentito i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl per avere le loro considerazioni. Fra le notizie principali, vi è sicuramente la proroga al lavoro agile. Ricordato che, comunque, è possibile il ricorso alla normativa ordinaria, vale a dire la legge 81 del 2017, fino al 30 giugno 2023 hanno diritto a ricorrere allo smart working, su richiesta, i lavoratori fragili, con patologie certificate, e i lavoratori con figli minori di 14 anni, con delle limitazioni, però. Arriva anche la proroga della estensione dell’Isopensione per sette anni e non per quattro; sarà possibile utilizzare questo strumento fino al 2026. Si allunga al 30 giugno 2025 l’utilizzo della somministrazione a tempo indeterminato di lavoratori in missione con contratto a tempo determinato. Più tempo anche per l’adeguamento dei fondi di solidarietà bilaterali, in assenza dei quali vi è un passaggio al fondo di integrazione salariale presso l’Inps: gli statuti devono essere adeguati entro il 30 giugno 2023; stessa scadenza per i datori di lavoro che, finora, non si sono iscritti al Fis, versando la relativa contribuzione previdenziale.