«Italia unico paese che fa soccorsi». Critiche dall’opposizione
È arrivato oggi il via libera definitivo dall’Aula del Senato al decreto per la gestione dei flussi migratori, il dl Ong. I voti favorevoli a Palazzo Madama – il provvedimento era in seconda lettura – sono stati 84, i contrari 61 e nessun astenuto. «In tema di immigrazione, di diritto umanitario, il nostro paese non deve prendere lezioni da nessuno. Se c’è un paese che fa canali umanitari è l’Italia, gli altri paesi europei non li fanno e questo è un motivo di orgoglio», è stato il commento del sottosegretario Nicola Molteni in Aula al Senato, intervenuto in replica sul dl criticato, anche duramente, dalle opposizioni. «Siamo l’unico paese – ha proseguito allora Molteni – che fa soccorsi in mare grazie alla guardia costiera e alla guardia di finanza. Non si può accusare un paese di voler fare un decreto per incentivare le morti in mare. La dignità del nostro paese non lo può accettare». Il provvedimento introduce nuove regole con l’obiettivo, doppio, di assicurare l’incolumità delle persone in mare e tutelare la sicurezza pubblica. Sul tema si era concentrato nella sua ultima enews di oggi anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi: «Oggi in Senato si vota un decreto legge che trasuda populismo e non affronta i veri punti della crisi migratoria e del declino demografico». Ad ogni modo, ha osservato ancora Molteni, il decreto «è stato definito non umanitario», ma «non vuole criminalizzare nessuno» e «vuole regolarizzare l’attività di soccorso in mare rispetto alla quale si pongono regole». «La difesa dei confini – ha perciò aggiunto – è una prerogativa dello Stato e non di organizzazioni private straniere».