Meloni in Ucraina: «Contate sull’Italia». «Credo che fosse giusto e necessario esserci per ribadire la posizione del nostro Governo». «Noi ci siamo dall’inizio e ci saremo fino alla fine»

«Credo che fosse giusto e necessario esserci per ribadire la posizione del Governo italiano e per rendersi conto personalmente di quel che serve a un popolo che si batte per la sua libertà», così il premier, Giorgia Meloni, al suo arrivo oggi alla stazione di Kiev. Meloni è dunque in Ucraina, a pochi giorni dall’anniversario dell’invasione russa e il giorno seguente la visita a sorpresa del presidente statunitense Joe Biden. Nel pomeriggio, Meloni incontra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nella prima tappa della sua missione in Ucraina, sotto una pioggia battente, ha visitato Bucha, città simbolo della ferocia dell’esercito russo, alle porte di Kiev, depositando un mazzo di fiori davanti a una fossa comune, dove si trovano i resti di decine di ucraini uccisi.
«È sempre diverso con i propri occhi, penso che possa aiutare anche gli italiani a capire meglio», ha proseguito il presidente del Consiglio, che si è detta «onorata e felice di esserci».
Dopo una piccola pausa in albergo a Kiev, al suo arrivo a Bucha ha ricevuto un mazzo di rose e tulipani, ed è stata accolta da una delegazione del governo ucraino e dall’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk. «Può contare sull’Italia, noi ci siamo dall’inizio e ci saremo fino alla fine», ha detto il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al procuratore generale di Bucha, che le chiedeva di aiutare l’Ucraina ad assicurare giustizia per le vittime dei crimini di guerra e ad assicurare l’integrità territoriale del Paese.
A chi le ha chiesto un commento sul discorso di stamattina sullo stato della nazione del presidente russo, Vladimir Putin, il quale, tra le altre cose, ha detto «noi non lottiamo contro il popolo ucraino, il popolo ucraino è ostaggio del regime dell’Occidente, che per decenni ha saccheggiato le sue risorse e portato il popolo alla povertà. L’Occidente usa l’Ucraina come una piazza d’armi», Meloni ha risposto: «Una parte del mio cuore sperava in parole diverse, ma quella di stamattina è propaganda che già conoscevamo». «I fatti sono diversi. La verità è che c’è qualcuno che ha invaso e qualcuno che si sta difendendo, e il paradosso è che chi è vittima di questa aggressione sta provando a presentare un piano di pace, a differenza di chi è responsabile di questa guerra».