IL PERSONALE
Il 2022 si è chiuso con l’assunzione di 360 ispettori da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro, cosa che ha permesso di arrivare a quasi 4mila unità di personale. Gli ispettori civili in forza all’Inl sono 2.412, in crescita rispetto ai 2.294 del 2021. Preoccupa, però, il calo degli ispettori tecnici scesi da 240 a 215. In calo anche gli ispettori dell’Inps (da 942 a 884) e dell’Inail (da 223 a 210). In sensibile aumento, invece, i militari del Comando dei carabinieri per la tutela del lavoro che passano dai 389 del 2021 ai 477 del 2022. Nel corso del 2023, aumenterà sensibilmente il personale ispettivo dell’Inl (è in itinere un concorso pubblico) e quello del corpo dei carabinieri.

L’ATTIVITÀ
Alla fine del 2022, l’attività ispettiva dell’Ispettorato nazionale del lavoro si è mantenuta sostanzialmente in linea con quella dell’anno precedente, con un leggero calo nell’ordine del 3,2%, causato soprattutto dalla mancata definizione della questione della perequazione economica degli ispettori (il caso della differente retribuzione fra gli ispettori a seconda dell’Ente si è risolto con la ministra Marina Calderone). Gli interventi effettuati sono stati 63.571 a fronte dei 65.686 del 2021. Aumentano, però, in maniera sensibile gli interventi effettuati sul versante della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si passa da poco meno di 14mila accertamenti ad oltre 17mila con un incremento del 22%.