Più interventi nelle scuole. La violazione accertata con più frequenza è quella del rischio caduta dall’alto, come in passato

Un elemento qualitativo che ci arriva dal report dell’Ispettorato nazionale del lavoro è quello dell’analisi della distribuzione delle violazioni prevenzionistiche rilevate. Questo perché, se è vero che, in materia di salute e sicurezza, ogni violazione conta, è pur vero che alcune hanno un peso maggiore, in quanto possono mettere a rischio l’incolumità della persona nell’immediato. Rispetto al totale delle violazioni accertate, la prima in termini percentuali (21%) richiama il rischio di caduta dall’alto. Subito dopo troviamo delle carenze in materia di formazione e informazione, con il 19% del totale delle violazioni. Chiaramente, un deficit di formazione favorisce, purtroppo, l’insorgere di più gravi accadimenti. Il 18% delle violazioni riguarda la sorveglianza sanitaria, mentre manca la valutazione dei rischi nel 12% dei casi. I rischi elettrici e la mancanza/carenza nei dispositivi di protezione individuale pesano per il 7%. Chiudono le violazioni delle norme sugli obblighi dei coordinatori e dei committenti (5%) e i rischi di investimento e seppellimento (1%). Completa il quadro una voce onnicomprensiva che mette insieme rischi diversi che pesa per il 17%. Un focus particolare è stato dedicato ai controlli sul superbonus 110%, con il 93,4% di irregolarità tecniche riscontrate. Sul versante opposto, l’Ispettorato ha rafforzato l’attività di promozione, anche nelle scuole. Nel complesso, gli istituti coinvolti sono 103 a fronte degli 84 dell’anno precedente con quasi 50mila destinatari.