Le misure sono in linea con il Piano triennale per la lotta al lavoro sommerso, inserito nel Pnrr

Il documento di programmazione della vigilanza del 2023 è scritto in linea con le previsioni contenute nel Quadro strategico dell’Unione europea per il periodo 2021-2027 e con il Piano triennale per la lotta al lavoro sommerso, adottato dal ministero del lavoro e delle politiche sociali nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’obiettivo minimo è quello di un incremento degli accessi ispettivi nell’ordine del 18%. Nel complesso, l’indicazione è quella di rafforzare tutti i presidi di prevenzione e promozione della legalità e della sicurezza, ad iniziare dal rispetto delle norme sul versante dell’alternanza scuola-lavoro. L’Ispettorato ha anche inteso rafforzare tutta l’attività in favore dei lavoratori vulnerabili, dalla parità di genere alle conciliazioni, passando per gli accertamenti sulle dimissioni volontarie e i lavoratori immigrati. Rispetto alla vigilanza propriamente detta, l’attenzione è concentrata più sui settori (edilizia, agricoltura, logistica, trasporti) che sulla forma societaria. Si tratta di un passaggio rilevante, in quanto, in passato, si è guardato con sospetto al mondo cooperativo, tralasciando magari altre forme societarie. Un elemento valoriale interessante è il richiamo ai cosiddetti rischi interferenziali, propri degli ambienti di lavoro su cui insistono ditte diverse. Si pensi, ad esempio, ai cantieri sia pubblici che privati dove interagiscono professionalità diverse. Nella pianificazione delle attività ispettive, l’indicazione di massima è pure quella di tener in considerazione il contesto socioeconomico territoriale. Un focus specifico sarà dedicato alle esternalizzazioni produttive, fittizie, illecite e fraudolente. Torna il tema della somministrazione di manodopera da soggetti non in regola con la normativa vigente con, in aggiunta, l’altra questione dei lavoratori assunti all’estero e distaccati nel nostro Paese. Infine, si punta a dare attuazione alla campagna sul lavoro digitale dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro