Aumentano le irregolarità riscontrate dall’Ispettorato nazionale del lavoro, dall’Inps e dall’Inail

L’attività di vigilanza, nel corso del 2022, si è concretizzata in poco più di 100mila ispezioni su tutto il territorio nazionale. Tre le macroaree, la prima delle quali, quella sulla vigilanza sul lavoro, è la più corposa, in quanto segna poco meno di 79mila ispezioni, di cui oltre 15mila relative a verifiche e accertamenti sulla fruizione degli ammortizzatori sociali e dei bonus per il Covid-19. In questo pacchetto, rientrano anche gli accertamenti sugli infortuni e le malattie professionali. La vigilanza previdenziale si è concretizzata in 11.105 interventi, mentre la terza macroarea, quella della vigilanza assicurativa, in 10.382 interventi. Più dell’80% delle ispezioni ha trovato una definizione, per la precisione le ispezioni definite sono state 82.183; di queste, in poco più di 59mila casi si sono riscontrate delle irregolarità, con un tasso di irregolarità media del 72%. Il tasso di irregolarità agli accertamenti sul versante della disciplina del lavoro è del 67%, ma sale rispettivamente all’83% e al 94% nei casi di vigilanza previdenziale e vigilanza assicurativa. Nel complesso, i lavoratori irregolari sono poco più di 314mila, con una preminenza di infrazioni in materia previdenziale (quasi 141mila). Circa 20mila i lavoratori totalmente in nero. Tutto ciò ha portato al recupero di contributi e di premi evasi per oltre 1,1 miliardi di euro, di cui quasi 900 milioni di sola evasione Inps. Ricordato che le attività ispettive sono precedute da una azione investigativa sul territorio e per settori produttivi, resta il dato della crescita del tasso di irregolarità complessivo (che passa dal 62,3% al 66,6%) e specifico in materia di salute e sicurezza (che si impenna dal 77% all’82,5%). In oltre 16mila casi, gli ispettori hanno riscontrato delle carenze sul versante della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel 2021, le aziende in difetto erano state poco più di 13mila, per cui, in termini percentuali, si tratta di una crescita del 20