Il governo ha deciso di varare una stretta sul Superbonus. Insorge il Movimento 5 stelle

«La responsabilità di quello che è accaduto è del governo Conte, del governo dei 5 stelle, siamo stati costretti a fare così». Così il ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, difende, rispondendo ad una domanda a margine di un evento in memoria di David Sassoli, l’ex presidente del Parlamento europeo scomparso prematuramente l’11 gennaio del 2022, la decisione del governo di varare una stretta sul Superbonus, bloccando lo sconto in fattura e la cessione dei crediti per i Comuni, una misura strenuamente difesa e voluta dal Movimento 5 stelle. Che, infatti, adesso protesta. L’esecutivo però non aveva altra scelta: i costi si sono rivelati superiori ai benefici. Si tratta di «una misura di impatto che si rende necessaria per bloccare gli effetti di una politica scellerata usata anche in campagna elettorale e che ha prodotto beneficio per alcuni cittadini ma posto alla fine in carico a ciascun italiano 2 mila europa testa», ha detto ieri il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. «Qui si gioca sulla pelle di lavoratori e famiglie e si mette a repentaglio il futuro di almeno 25 mila aziende dell’edilizia e 130 mila posti di lavoro», ha attaccato il presidente del M5s, Giuseppe Conte.