Ue: evitata recessione nel 2023. In Italia ripresa graduale «che consentirà di evitare una recessione tecnica»

La Commissione europea nel pubblicare oggi le previsioni economiche invernali 2023 ha scritto che «dopo la robusta espansione della prima metà del 2022, la dinamica di crescita si è attenuata nel terzo trimestre, anche se leggermente meno del previsto. Nonostante gli eccezionali shock negativi, l’economia dell’Ue ha evitato la contrazione del quarto trimestre prevista nelle previsioni d’autunno. Il tasso di crescita annuale per il 2022 è ora stimato al 3,5% sia nell’Ue che nell’area dell’euro. Gli sviluppi favorevoli successivi alle previsioni d’autunno hanno migliorato le prospettive di crescita per quest’anno. La continua diversificazione delle fonti di approvvigionamento e il forte calo dei consumi hanno lasciato i livelli di stoccaggio del gas al di sopra della media stagionale degli anni passati e i prezzi del gas all’ingrosso sono scesi ben al di sotto dei livelli prebellici. Inoltre, il mercato del lavoro dell’Unione ha continuato a registrare ottimi risultati e il tasso di disoccupazione è rimasto al minimo storico del 6,1% fino alla fine del 2022. La fiducia sta migliorando e le indagini di gennaio indicano che l’attività economica dovrebbe evitare una contrazione nel primo trimestre del 2023». Non solo, la Commissione Europea rivede al rialzo dallo 0,3% allo 0,8% la crescita del Pil italiano previsto per il 2023. A migliorare è soprattutto l’inflazione prevista, che dovrebbe calare dal 6,6% al 6,1%. «Nella seconda metà dell’anno, si prevede che la spesa per i consumi riprenda a crescere, in parallelo all’accelerazione degli investimenti, anche grazie ai progetti di investimento pubblico inclusi nel programma nazionale di ripresa economica». Per il 2024 si stima una crescita del Pil dell’1% e un’inflazione al 2,6%.