Nasce il Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana

Il disegno di legge delega centra l’attenzione sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps), sugli Ambiti territoriali sociali (Ats), sui Punti unici di accesso (Pua), sui progetti individualizzati di assistenza integrata (Pai), sui Livelli essenziali di assistenza sanitaria e sociosanitaria (Lea) e sui caregiver familiari. Una prima delega è contenuta all’articolo 3 che richiama direttamente le Missioni 5 e 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In aggiunta, detta una decina di principi e criteri direttivi generali ad iniziare dalla promozione del valore umano, sociale, culturale e economico della persona a prescindere dall’età e dalle condizioni. Si parla di partecipazione e di solidarietà, anche in un’ottica di solidarietà generazionale e di superamento dei divari territoriali, come pure di interventi per contrastare la solitudine e la deprivazione relazione. Si fissa, altresì, il diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cura presso il proprio domicilio, il tutto in un’ottica di valutazione multidimensionale delle capacità e dei bisogni e di diritto alla somministrazione di cure palliative e presso hospice. Il quadro è completato dalla promozione dell’attività sportiva per un invecchiamento sano, dal riconoscimento degli specifici fabbisogni di assistenza delle persone anziane con pregresse condizioni di disabilità, dalla promozione del miglioramento delle condizioni materiali e di benessere psico-sociale delle famiglie con anziani fragili o non autosufficienti. Sempre l’articolo 3 prevede l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (Cipa). Il Cipa adotta triennalmente il Piano nazionale per l’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale e la prevenzione delle fragilità nella popolazione anziana e il Piano nazionale per l’assistenza e la cura della fragilità e della non autosufficienza nella popolazione anziana, con la successiva adozione dei corrispondenti Piani regionali e locali.