Al suo arrivo a Bruxelles, dove ha incontrato il leader ucraino, il premier non ha risparmiato una critica all’inquilino dell’Eliseo: «La nostra forza in questa vicenda è la compattezza»

«Se la missione di Francia e Germania a Washington è stata inopportuna? Francamente mi è sembrato più inopportuno l’invito a Zelensky di ieri» da parte del presidente francese, Emmanuel Macron, all’Eliseo, «perché credo che la nostra forza in questa vicenda sia la compattezza». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al suo arrivo a Bruxelles, per la plenaria del Consiglio europeo e dove ha incontrato, appunto, anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky (si è trattato del primo incontro dal vivo tra i due), insieme ai leader di Spagna, Polonia, Romania, Paesi Bassi e Svezia, all’indomani di una giornata che ha visto quest’ultimo ospite prima del Regno Unito – il leader ucraino è stato ricevuto dal premier britannico, Rishi Sunak, e da Re Carlo III – e dopo della Francia: a Parigi, oltre a Macron, c’era anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz. «Capisco le pressioni di politica interna, il fatto di privilegiare le opinioni pubbliche interne, ma ci sono momenti in cui privilegiare la propria opinione pubblica interna rischia di andare a discapito della causa e questo mi pare che fosse uno di quei casi», ha concluso Meloni. Che quindi non ha nascosto la sua contrarietà alla decisione di Macron di ospitare Zelensky, alla vigilia del vertice di Bruxelles. «Non ho commenti da fare», ha replicato l’inquilino dell’Eliseo, cercando di spiegare anche il perché della sua scelta. «Ho voluto ricevere il presidente Zelensky con il cancelliere Scholz, penso che eravamo nel nostro ruolo. La Germania e la Francia, come sapete, hanno un ruolo particolare da otto anni sulla questione dell’Ucraina, perché abbiamo anche condotto insieme questo processo», ha detto Macron, che, ancor prima dell’invasione russa del 24 febbraio scorso, ha cercato di ritagliarsi un ruolo di mediatore tra i principali attori coinvolti (è stato lui a contattare telefonicamente più volte il leader del Cremlino, Vladimir Putin, incontrandolo anche a Mosca). «Penso che stia anche a Zelensky scegliere il formato che vuole per i colloqui diplomatici», ha concluso il presidente francese.