Introdotti illecitamente cinque milioni di litri di gasolio

La Guardia di Finanza di Trento ha dato esecuzione ad un’ordinanza che ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali dell’obbligo di dimora nei confronti di sei soggetti ed il sequestro di beni per 3,2 milioni di euro, nell’ambito di indagini in materia di frodi nel settotre dei carburanti. Complessivamente, l’indagine ha coinvolto 41 soggetti, di cui 12 di nazionalità estera, ritenuti, a vario titolo, salvo il principio di presunzione di innocenza, responsabili di aver partecipato o concorso ad un’associazione per delinquere a carattere transnazionale dedita alla commissione dei reati di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sul gasolio da autotrazione. L’inchiesta è scattata in seguito al controllo, presso lo scalo internodale di Trento, di un autoarticolato, proveniente dalla Germania e diretto in Provincia di Foggia, che formalmente trasportava 26 mila litri di olio lubrificante, ma che poi si è rivelato essere gasolio. Le indagini scaturite hanno permesso quindi di ricostruire un illecito traffico internazionale di gasolio, gestito da soggetti collocati in Lettonia, Lituania, Germania e Italia, finalizzato ad introdurre e commercializzare nel territorio italiano prodotto energetico evadendo le accise. In tutto sono stati ricostruiti 204 episodi di importazione, per un totale di cinque milioni di litri dfi gasolio introdotti in Italia illecitamente.