Turchia e Siria devastate dal terremoto.Cento le scosse di assestamento. Ingv: scossa 1.000 volte più forte di Amatrice. Bilancio provvisorio: oltre 2.300 morti e circa 8.880 feriti. Almeno 2.824 gli edifici crollati in Turchia

Come se non fosse bastata la prima pari a 7.9, intorno alle 11.35 di oggi almeno un’altra forte scossa di terremoto di magnitudo 7.5 è avvenuta nella zona centrale della Turchia. Edifici, palazzi, case e monumenti crollati. Il bilancio di ora in ora sempre più tragico, mentre è partita subito una gara di solidarietà internazionale. Dalla prima scossa di terremoto di magnitudo 7.9, che ha colpito questa notte la Turchia e la Siria, ad oggi nel primo pomeriggio sono state contate oltre 2.300 vittime e circa 8.880 feriti. Un bilancio del tutto provvisorio, però, se si pensa che «stiamo affrontando il più grande terremoto che abbiamo visto in 24 anni in questa regione. Finora si sono verificate 100 scosse di assestamento. Circa 53 di loro erano a più di 4 gradi (sulla scala Richter), sette più di 5 gradi. Possiamo dire che questi terremoti continueranno nei prossimi giorni», ha affermato il dottor Haluk Özener, direttore dell’osservatorio Kandilli e istituto di ricerca sui terremoti, come riportato dalla Bbc in lingua turca. Il sisma è stato localizzato alle ore 2:17 italiane nella parte sud-orientale della Turchia, al confine con la Siria, nella regione dell’Anatolia sud-orientale, a circa 30 chilometri da Gaziantep. In seguito, sono state registrate altre scosse nell’area e, a circa nove ore da quella di questa notte. Sempre a seguito della scossa, questa notte era stata diramata un’allerta tsunami anche per le coste italiane, poi cessata senza particolari anomalie nel Paese. Da tutto il mondo sono arrivati subito messaggi di solidarietà e offerte di aiuto per le zone colpite, tanto che Ue, Ucraina e Russia si ritroveranno a prestare soccorsi. L’Italia, in particolare, invierà una squadra della Protezione civile, già pronta a partire per la Turchia o la Siria «appena ci sarà l’ok in sintonia con la Protezione civile europea», ha annunciato ai cronisti il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Così anche Spagna e Francia. Il sostegno dell’Europa «è già in arrivo», ha scritto su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, attraverso l’attivazione del Meccanismo Ue di protezione civile e le squadre di Olanda e Romania «già in viaggio». La Bulgaria ha già inviato squadre di soccorso. La Russia ha dichiarato che due aerei IL-76 con 100 soccorritori sono pronti a volare in Turchia se necessario. Non manca all’appello l’Ucraina, che con il suo presidente Volodymyr Zelensky si è detta pronta a fornire l’assistenza necessaria. Pronte a entrare in azione anche Israele e India. Il ministero degli Esteri taiwanese ha dichiarato che donerà 200.000 dollari per aiutare il paese anatolico.

Per Erdogan si tratta del sisma «peggiore che ha colpito la Turchia dal 1938»