di Francesco Paolo CaponeSegretario Generale Ugl

La formazione continua è destinato ad avere un peso sempre maggiore nella vita di ognuno. Con il via libera al nuovo Regolamento per l’accreditamento degli enti attuatori della attività formative, l’Ente conferma la volontà di giocare un ruolo attivo nelle varie sfide che attendono il Paese nei prossimi mesi, nell’ottica della transizione e del rafforzamento delle competenze dei lavoratori

Il Consiglio di amministrazione di FondItalia ha dato il via libera al nuovo Regolamento per l’accreditamento degli enti attuatori delle attività formative. Si tratta di un passaggio molto importante che tiene conto del rinnovato impegno dell’Ente verso le imprese aderenti e i loro dipendenti. La formazione e, più in generale, le politiche attive sono destinate ad avere un peso sempre maggiore nel mondo del lavoro. È la diretta conseguenza del processo di rapida evoluzione che le economie più evolute stanno vivendo. Di formazione e di educazione al lavoro, si parla da sempre, anche senza andare a scomodare l’insegnamento di Giuseppe Mazzini. Gli ultimi cinquant’anni, però, si stanno caratterizzando per una sempre maggiore accelerazione, tanto è vero che siamo passati in pochissimo tempo dalla seconda alla quarta rivoluzione industriale, con la pandemia che ha dato una ulteriore spinta verso la digitalizzazione e l’innovazione, anche a causa della doverosa lotta ai cambiamenti climatici. Nei prossimi mesi, le buone intenzioni dovranno essere tradotte in atti concreti, sia nei rapporti fra il governo e le parti sociali sia all’interno dei luoghi di lavoro. Con il nuovo anno, sono partiti i tavoli di confronto su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, previdenza e lavoro autonomo, mentre è atteso l’avvio della discussione sulle politiche attive, gli ammortizzatori sociali e la riforma del reddito di cittadinanza e degli strumenti di contrasto alla povertà estrema. Tutti aspetti di enorme importanza che si intrecciano con l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e il necessario ammodernamento della pubblica amministrazione. Ci aspetta un anno molto intenso.