Nel 2022 sono stati celebrati in Italia 11 mila matrimoni con sposi provenienti dall’estero. Lo rivela l’Osservatorio Destination Weddings in Italia, realizzato dal Centro Studi Turistici e finanziato dal ministero del Turismo, presentati da Enit e Convention Bureau Italia. Il dossier riporta anche altri dati interessanti su un fenomeno in crescita rispetto al 2019, ultimo anno prima delle restrizioni imposte a causa dell’emergenza sanitaria, quando i matrimoni sono stati 9.200, con un giro d’affari di 540 milioni di euro. Quest’anno il fatturato ha raggiunto i 559 milioni. Seppur ambita, l’Italia è soltanto una delle mete degli sposi che decidono di unirsi in matrimonio all’estero: secondo Businesswire, il mercato globale del “destination wedding”, che ad oggi vale 21,4 miliardi di dollari, dovrebbe crescere ad un ritmo costante (e notevole), fino a toccare i 64 miliardi nel 2026, tra, dunque, soli tre anni. La classifica dei Paesi di provenienza degli sposini, che include anche Brasile, India, Emirati Arabi Uniti, è guidata dagli Stati Uniti: gli States sono al primo posto con una quota che supera il 29% (erano il 23,5% del 2019). A seguire Regno Unito, Germania e Francia. La Toscana è invece la regione più scelta, con il 21% dei matrimoni, seguita da Lombardia, Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Piemonte.