Impennata degli incidenti mortali fra gli under 20: più del doppio in un anno

Settimana di riflessione ai tavoli di confronto sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il ministero dell’istruzione e il ministero del lavoro e delle politiche sociali stanno infatti analizzando le memorie presentate dai sindacati e dalle associazioni datoriali, dopo l’incontro di giovedì scorso sull’alternanza scuola-lavoro. Soprattutto la Cisl e la Ugl hanno insistito sulla necessità di rafforzare l’elemento della formazione sia generale che specifica, anche attraverso un puntuale coinvolgimento del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Altro elemento evidenziato da molti soggetti sociali è quello di adeguare il documento di valutazione dei rischi, tenendo conto della presenza dei giovani studenti in azienda. La centralità della questione è emersa chiaramente dalla lettura dei numeri sull’andamento infortunistico nel nostro Paese nel corso del 2022. Seppure non strettamente legati all’alternanza scuola lavoro, impressiona il dato sugli infortuni mortali accaduti a giovani con meno di 20 anni: si è passati dai 10 casi del 2021 ai 22 casi del 2022. Un incremento importante si è registrato anche nella fascia successiva, quella che abbraccia le persone di età compresa fra i 25 anni e i 39 anni; si è passati da 153 a 196 casi, con un incremento del 28% in soli dodici mesi. Sono numeri che mettono in primo piano le note carenze sul versante della formazione e dell’addestramento.