Il presidente del Consiglio ha ribadito la linea dura del governo

«Non arretriamo davanti a intimidazioni e minacce». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso su Twitter solidarietà alla troupe del Tg2, aggredita davanti al carcere di Opera, dove è stato trasferito Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto in regime di 41-bis, il cui caso sta occupando le pagine di cronaca – militanti della galassia anarchica, che chiedono lo stop al 41-bis, si sono resi protagonisti di diversi episodi di violenza e atti intimidatori – e animando il dibattito politico di questi giorni. Proprio al caso Cospito, infatti, è legato lo scontro in corso tra maggioranza e opposizione. A scatenarlo l’intervento di ieri alla Camera di Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia e vice-presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, durante il quale, sostiene il Partito democratico, è stato riferito il contenuto di alcune intercettazioni ambientali in carcere tra Cospito e dei boss di Cosa Nostra. Abbastanza, secondo il Pd, per chiedere le dimissioni dal Copasir di Donzelli. Che s’è difeso, in un’intervista al Corriere della Sera: «Non ho divulgato intercettazioni, ma ho parlato di quanto riportato in una relazione al ministero di Giustizia di cui, in quanto parlamentare, potevo conoscere il contenuto. Non ho violato segreti».