La bozza del disegno di legge è stata esaminata oggi dal pre Consiglio

La bozza del disegno di legge sull’Autonomia differenziata è approdato oggi in pre Consiglio dei ministri. Confermato il timing, con il testo, modificato soltanto leggermente, che passerà in Cdm, in programma dopodomani, per un primo esame preliminare. La bozza, composta da dieci articoli, prevede, tra le altre cose, che l’intesa tra lo Stato e la singola regione avrà una durata «comunque non superiore a dieci anni».
La riforma ha scatenato critiche da parte dei partiti che animano l’opposizione, con il Movimento 5 stelle – «Il governo sta lavorando già da settimane a un progetto per spaccare il Paese in due», ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte – e il Partito democratico che hanno promesso battaglia in Parlamento, e sollevato qualche dubbio tra alcuni sindaci, perlopiù delle città meridionali, i quali temono che un’eventuale Autonomia differenziata aumenterà il divario tra il Nord e il Sud del Paese.
Con l’Autonomia differenziata, che rientra tra i punti principali dell’agenda governativa, insieme ad esempio anche al Presidenzialismo, il governo non intende “spaccare” in due il Paese.
«Vogliamo una sola Italia con servizi e diritti uguali per tutti. Una sola Italia in cui lo Stato e le sue articolazioni si mettono al servizio dei cittadini, nella quale nessuno possa sentirsi escluso o figlio di un Dio minore, che lavora insieme per essere più moderna e sostenibile», ha assicurato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando ai 7 mila sindaci presenti alla presentazione del progetto Polis di Poste Italiane. Rassicurazioni in questo senso sono arrivate anche dal ministro per e Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa Elisabetta Casellati: «Farò una serie di riflessioni, mi incontrerò con la maggioranza e vedrò se saranno necessari approfondimenti o meno. L’Autonomia non deve far paura a nessuno perché non recherà danni a nessuna Regione», ha detto ieri, intervenendo a margine della firma dell’accordo con il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in materia di semplificazione normativa.