Il caso Cospito e l’escalation anarchica. Ci sarà un innalzamento della tutela per gli obiettivi sensibili. In settimana il Viminale farà il punto della situazione

Si è appena conclusa, e con un grave scontro a Roma, una settimana di azioni anarchiche a sostegno di Alfredo Cospito, il detenuto in regime 41 bis in sciopero della fame da circa 100 giorni. Il Governo Meloni oggi, nel CdM convocato per le 18.30, si occuperà del “caso Cospito” con l’informativa dei ministri degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Interno e della Giustizia. Alfredo Cospito è detenuto a Sassari e dal 19 ottobre sta portando avanti uno sciopero della fame contro l’applicazione al suo caso del 41-bis, deciso a maggio 2021 dall’allora ministro della Giustizia, Marta Cartabia, per aver egli inviato messaggi ai suoi compagni anarchici con articoli pubblicati su riviste “di area”. Detenuto con l’accusa di strage politica, uno dei più gravi previsti dal codice penale, sta scontando 10 anni e 8 mesi per la gambizzazione del dirigente dell’Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, avvenuta a Genova il 7 maggio del 2012, mentre negli anni successivi è stato accusato di aver piazzato due pacchi bomba a Fossano, nel cuneese, davanti alla Scuola allievi dei carabinieri. Cospito, provato dal lungo digiuno e da una ferita che si è procurato cadendo, verrà trasferito nel carcere di Opera a Milano, ha riferito il suo avvocato, Flavio Rossi Albertini, citato, tra gli altri, dall’Ansa. Ad Opera sarà ricoverato nel padiglione del Servizio assistenza intensificata, così come chiesto dal Garante dei detenuti. Il suo rimane senza dubbio un caso particolare, non solo per le pressioni a favore della durezza nei suoi confronti che arrivano dalla politica, ma proprio alla luce dell’intensa settimana di azioni anarchiche a sostegno del “caso Cospito”. Sabato una molotov è stata lanciata contro un distretto di polizia a Roma; altre azioni sono state organizzate contro le sedi diplomatiche italiane di Berlino e Barcellona e contro un ripetitore incendiato a Torino; una lettera con minacce ai giudici è stata inviata al Tirreno; infine, sempre sabato, intorno 20.00, a Trastevere a Roma, un centinaio di manifestanti anarchici ha tentato di trasformare un sit in in un corteo, innescando uno scontro con le forze dell’ordine. È da questa galassia che negli ultimi tempi sono arrivate le maggiori insidie all’ordine pubblico con attentati, incendi, sabotaggi. In più i legami con gruppi analoghi in Grecia, Spagna, Germania, Francia e Sudamerica sono platealmente emersi in queste settimane. Quello che si rischia è il proseguire di questa escalation, organizzata in parallelo con lo sciopero della fame di Cospito. Non si può drammatizzare né abbassare la guardia. Nel frattempo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, insieme al capo della Polizia, Lamberto Giannini, ed ai vertici degli apparati di sicurezza faranno il punto sulla situazione in questa settimana.