Imponente attacco missilistico russo sull’Ucraina

L’indomani degli annunci di Stati Uniti e alleati europei (con la Germania, in particolare, che ha superato le resistenze iniziali) riguardo la consegna di carri armati all’esercito ucraino, Mosca passa al contrattacco e lo fa da un duplice punto di vista: quello dialettico e quello relativo al conflitto vero e proprio. In una nota ufficiale, infatti, il Cremlino ha fatto sapere che ritiene ormai quello statunitense e dell’Occidente in generale un coinvolgimento diretto nella guerra con Kiev. Sul terreno, invece, già dalle prime ore di oggi la Russia ha lanciato un imponente attacco missilistico sull’Ucraina. Colpite due infrastrutture energetiche nei pressi di Odessa, mentre è stata interrotta la fornitura di elettricità a Kiev e in altre aree del paese. In questi mesi di guerra la possibilità di dialogo tra Putin e Zelensky è sempre stata molto fragile, ma ora Mosca sembra considerare tale ipotesi quanto mai remota. «Il presidente russo Vladimir Putin non considera più possibili colloqui con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, che da molto tempo si preparava alla guerra», ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalle agenzie russe. Parole che di fatto confermano le prime reazioni, già ieri, appresa la notizia di invio di tank americani ed europei agli ucraini. Sempre nella giornata di ieri. in un colloquio telefonico avvenuto nel tardo pomeriggio, il presidente statunitense Joe Biden, il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Rishi Sunak, hanno discusso i passi successivi. «Siamo uniti al fianco di Kiev», ha poi riferito Biden.