La stima di flash di S&P Global. L’indice PMI composito è salito sopra i 50 punti

A gennaio l’indice PMI composito, calcolato da S&P Global, è aumentato per il terzo mese consecutivo, tornando al di sopra della soglia dei 50 punti, che delimita una fase di contrazione da una fase di espansione dell’attività economica. Era dal giugno scorso che l’indicatore si presentava al di sotto di tale punteggio. La lettura comunicata oggi è una stima preliminare, specifica l’istituto, e si basa sull’85% delle risposte finali raccolte dall’indagine. Un altro risultato positivo emerso dall’analisi è l’aumento, per la prima volta da luglio, dell’attività del settore terziario, con l’indice PMI passato da 49.8 punti 50.7. La produzione manifatturiera, invece, aumentando da 47.8 a 49.0, ha riportato una nuova contrazione. Nel commento ai dati si legge che «l’inizio del 2023 ha indicato un marginale aumento dell’attività economica, accennando un ritorno alla crescita dopo sei mesi consecutivi di declino». Miglioramenti emergono di conseguenza anche sul fronte della fiducia che, crescendo, indica un forte miglioramento delle prospettive di attività nei prossimi dodici mesi. Altro dato che fa ben sperare è il tasso ridotto della contrazione dei nuovi ordini. «Ha preso slancio anche la crescita occupazionale – si legge nel report -, con le aziende che si preparano ad un anno migliore rispetto a quanto precedentemente previsto». Discorso a parte per l’inflazione: anche se quella sui costi è diminuita, soprattutto grazie ai minori disagi sulla catena di fornitura, i prezzi medi di vendita di beni e servizi sono aumentati.