L’ipotetica fine del mondo è sempre più vicina

L’Orologio dell’Apocalisse, un orologio simbolico che misura il pericolo di un’ipotetica fine del mondo, segna le 23:58 e 30 secondi. Siamo ad un passo dalla mezzanotte, che simboleggia la fine del mondo, dunque. Rispetto allo scorso anno, le lancette sono state spostate in avanti di dieci secondi. «Il rischio di catastrofe oggi è più alto dello scorso anno», ha detto Steve Fetter, membro del Bollettino degli Scienziati Atomici e preside della scuola di specializzazione e professore di politica pubblica all’Università del Maryland. La guerra in Ucraina, iniziata il 24 febbraio con l’invasione russa, ha contribuito a rendere più imminente la catastrofe, ma non è l’unico motivo di apprensione: non bisogna dimenticare il programma nucleare dell’Iran e l’impegno della Corea del Nord di dotarsi di una bomba atomica, gli arsenali nucleari di India e Pakistan, sempre sull’orlo di uno scontro militare, e le mire egemoniche della Cina. Dalla nascita dell’Orologio dell’Apocalisse, ideato dagli scienziati della rivista “Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago, negli Stati Uniti, le lancette sono state spostate in-avanti-e-indietro in più occasioni: siamo passati dai 7 minuti nel 1947, anno della sua sua creazione, ai 17 minuti nel 1991, dopo la fine della Guerra Fredda, per poi scendere per la prima volta “sotto i due minuti” nel 2020.