Erano stati commercializzati da alcuni trafficanti d’opere d’arte internazionali

Sessanta reperti archeologici sono stati rimpatriati in Italia dagli Stati Uniti, dove alcuni trafficanti d’opere d’arte internazionali li avevano commercializzati. Del valore complessivo di oltre 20 milioni di dollari, le opere tornano “a casa” grazie alla collaborazione tra i Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale e il New York County District Attorney’s Office. «È un grande successo contro il traffico illecito», ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, commentando il rimpatrio delle opere, incluso un affresco pompeiano. Fondamentale il contributo tecnico-scientifico degli esperti del Ministero della Cultura e il supporto del ministero degli Affari Esteri per la cooperazione giudiziaria e di polizia. Questa è soltanto una delle tante operazioni condotte dai Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale, che, secondo i dati ancora provvisori, nel 2022 hanno recuperato circa 75 mila beni archeologici e paleontologici e sequestrato 1.227 opere false, con un valore, qualora immesse sul mercato come autentiche, di oltre 85 milioni di euro. Stando a quanto anticipato in occasione della presentazione dei 60 beni recuperati dagli States, i furti di beni culturali sono stati in tutto 288, di cui 10 in musei e ben 123 nei luoghi di culto.