«Cercare le soluzioni più efficaci per capire quali punti che riguardano lo stato di diritto non funzionano»

Sulle intercettazioni «è necessario mettere mano alle cose che non funzionano, e quello che non funziona è un certo uso che si fa delle intercettazioni. Dobbiamo cercare le soluzioni più efficaci per capire quali punti che riguardano lo stato di diritto non funzionano, senza la necessità» di polemiche o scontri. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rispondendo ad una domanda di un cronista, ad Algeri, dove si trova in visita di Stato. La premier, che ha annunciato anche di aver chiesto «a tutti i ministri un crono programma» per calendarizzare i lavori del governo nel 2023, interviene così nel dibattito, che ha animato negli ultimi giorni le forze di maggioranza, iniziato con le dichiarazioni del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sulla volontà di limitare l’utilizzo delle intercettazioni ai reati di mafia e terrorismo. Cosa che non troverebbe il sostegno di tutti i partiti che appoggiano il governo, divisi tra Fratelli d’Italia (contraria) e Forza Italia (favorevole) sulla linea Nordio. Differenze di vedute che non incidono affatto sulla stabilità dell’esecutivo: «Ci tengo a dire che oggi mi alzo e vedo che secondo i giornali ho tanti problemi con tanti ministri, anche con Nordio. Con lui un rapporto ottimo. Le due cose non sono collegate», assicura Meloni. «Spero che sia finito il tempo del contrasto tra politica e magistratura. C’è bisogno di dialogo, serenità, e tranquillità. La politica deve evitare lo scontro con la magistratura e viceversa», ha detto invece il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, intervenendo ieri a margine dell’incontro a Cremona con industriali e associazioni di categoria. Secondo il leader della Lega, «il ministro Nordio pone l’accento su alcuni abusi ma l’importante è che non ci siano polemiche con l’intera magistratura che ha a lavoro persone perbene che sono in tribunale non per fare politica o per intercettare a casaccio. Importante è individuare e sanzionare gli abusi senza nuovi scontri tra pezzi dello Stato. È importante abbassare i toni».