La Congiuntura Confcommercio: economia prevista in frenata di quasi un punto percentuale a gennaio

Commentando l’ultima congiuntura economica, il direttore dell’Ufficio studi della Confcommercio, Mariano Bella, ha parlato di «fase contraddittoria» dell’economia italiana. Questo perché, ha spiegato Bella, «a una fiducia in forte risalita si contrappone l’azzeramento della crescita dei consumi nell’ultimo quarto del 2022. Produzione e occupazione sarebbero in riduzione tra novembre scorso e l’attuale mese di gennaio, eppure segnali molto favorevoli si riscontrano sul versante dell’inflazione, molto elevata ma probabilmente in significativa riduzione nei prossimi mesi». Per quanto riguarda il Prodotto Interno Lordo, dopo il calo congiunturale dello 0,4% registrato sia a novembre sia a dicembre, per gennaio le stime indicano un peggioramento, con l’economia prevista contrarsi dello 0,9%. Mel i consumi, che dopo i segni “più” realizzati nel corso del primo, secondo e terzo trimestre del 2022, negli ultimi tre mesi dell’anno di fatto visto azzerarsi la crescita (-0,1%), riflettendo l’andamento negativo che ha interessato i beni. Per i servizi, infatti, i consumi sono aumentati del 3,5% (+4,4% nel trimestre precedente), mentre i consumi di beni sono scesi dell’1,3% (tendenza avvertita già nel terzo trimestre, quando l’ICC è sceso dello 0,3%). Sull’inflazione, la Confcommercio spiega che «le dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo» lasciano stimare «per il mese di gennaio 2023 una variazione dello 0,6% in termini congiunturali e del 10,5% su base annua».