Bene l’apprendistato, sia per i nuovi contratti che per le conferme in servizio

Sono quasi sette milioni le assunzioni arrivate nei primi dieci mesi del 2022 dal settore privato, per la precisione 6.935.000, con un incremento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2021, che, è opportuno ricordare, fu però caratterizzato dalle gravi incertezze legate alla gestione della pandemia. La crescita dei posti di lavoro, comunque la si voglia leggere, è comunque presente e robusta, nonostante gli effetti della guerra sui prezzi delle materie prime e dell’energia a partire dal 24 febbraio. Le assunzioni a tempo indeterminato sono state quasi 1,2 milioni con un incremento del 24%, mentre per il tempo determinato si è superata la soglia dei tre milioni, con un aumento più contenuto (+13%). È dal 2015 che non si registrava un incremento così consistente sul versante del lavoro stabile. Molto interessante, perché denota la volontà di investire delle imprese sulle giovani generazioni, è il dato delle conferme in servizio degli apprendisti che si ferma poco sotto le 100mila unità. Nello stesso periodo, i nuovi contratti di apprendistato sono stati quasi 300mila. Tenendo conto delle cessazioni, il saldo è circa mezzo milione di posti di lavoro in più. Numeri che fanno dire ai sindacati, in particolare alla Cisl e alla Ugl, che è necessario mettere in campo tutti gli strumenti disponibili per accompagnare questa tendenza, con sostegni fiscali e contributivi e adeguate politiche attive.