Governo, proseguono gli incontri interlocutori con i partiti sul presidenzialismo. Oggi è stato il turno del Terzo Polo. Ieri vertice a Palazzo Chigi sulle riforme, inclusa l’autonomia

Incontro oggi tra la ministra per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e la delegazione del Terzo Polo. Al centro dell’incontro, il presidenzialismo. «Abbiamo presentato la nostra posizione che è nettissima: siamo favorevoli a un premierato cioè a un presidente del Consiglio con poteri più forti, anche eletto direttamente con una legge elettorale che può essere a due turni, come quella dei sindaci o anche proporzionale, con un premier di coalizione», ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, il primo rappresentante dell’opposizione ad incontrare Casellati – lunedì toccherà al Movimento 5 stelle e mercoledì (forse) al Partito democratico –, intervenendo a margine del faccia-a-faccia. Parallelamente agli incontri tra Casellati e le delegazioni dei partiti prosegue il confronto all’interno delle forze di maggioranza per raggiungere una sintesi. Ieri sera in un incontro a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i due vice, Matteo Salvini e Antonio Tajani, e i ministri Roberto Calderoli, Raffaele Fitto e Casellati, è stato fatto il punto della situazione su autonomia e, appunto, presidenzialismo, due riforme cardine del programma del centrodestra. Durante il vertice è emersa una «grande sintonia», ha assicurato Palazzo Chigi, fornendo un resoconto con una nota. La maggioranza realizzerà le riforme «in linea con gli impegni assunti con gli italiani», si legge ancora nel comunicato, che ha anticipato anche i prossimi passi: «Si è definito il percorso tecnico e politico per arrivare, in una delle prossime sedute del Consiglio dei ministri, all’approvazione preliminare del disegno di legge sull’autonomia differenziata». Sul presidenzialismo, invece, manca ancora un’intesa sul modello da proporre: la Lega non sarebbe favorevole al premierato, una soluzione che troverebbe maggior sostegno in Parlamento, ma propende per un semi-presidenzialismo. Al netto dei passaggi obbligatori previsti dall’iter parlamentare, il governo intende fare il più in fretta possibile, coinvolgendo anche l’opposizione. Come chiesto espressamente dal premier, consapevole che riforme di questa portata necessitano del sostegno parlamentare più ampio possibile. Agli incontri interlocutori con Casellati potrebbe seguire un tavolo tra maggioranza e opposizione: «Ci sarà sicuramente», ha detto ieri il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, conversando con i cronisti che lo hanno intercettato a Palazzo Montecitorio.