Oggi la ministra per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha incontrato la delegazione leghista. Domani tocca a Noi moderati e poi sarà il turno dell’opposizione
Presidenzialismo, il governo fa sul serio. La ministra per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha incontrato oggi la delegazione della Lega. «Domani vedrò Noi moderati e giovedì inizio con le opposizioni, incontrando Azione-Italia Viva», ha detto, intervenendo poco prima di incontrare i rappresentanti leghisti. Settimana prossima sarà il turno del Movimento 5 stelle – lunedì, probabilmente – e poi il Partito democratico, con il quale manca ancora un accordo su data e orario.
«Mi auguro di terminare questo giro di ascolto entro la fine di gennaio», ha concluso Casellati. Che, a chi le chiedeva se ci sarà un’iniziativa parlamentare o del governo, ha preferito rispondere, senza sbilanciarsi: «Intanto finiamo il giro di ascolto. Poi faremo una riflessione e vi dirò come va il prosieguo dei nostri lavori». Siamo ancora in una fase embrionale.
«Abbiamo fatto un vaglio sulle varie proposte, sui vari modelli esistenti in Europa e nel mondo, stiamo facendo un ragionamento di massima, di inquadramento per capire che riforma proporre», ha detto il presidente dei deputati della Lega, Riccardo Molinari, riferendo i dettagli dell’incontro con Casellati.
Una riforma in senso presidenziale è uno degli obiettivi del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «Una priorità», l’ha definita nel corso della conferenza di fine anno. «Credo che possa fare bene all’Italia una riforma che consenta di avere stabilità e governi frutto dell’indicazione popolare», ha aggiunto, indicando anche la strada che l’esecutivo potrebbe seguire: «Non escludo un’iniziativa del governo», ma se «ci fossero disponibilità a livello parlamentare, non avrei preclusioni». Pur avendo delle preferenze – il semi-presidenzialismo alla francese, sul quale c’è maggiore convergenza, non è tra queste: «Non è il mio sistema preferito» –, Meloni s’è detta aperta al dialogo: «Sono disposta a parlare di tutto ma la riforma la voglio fare».
Una riforma in senso presidenziale trova d’accordo tutte le forze che compongono la maggioranza, nonostante le diverse sensibilità e le ricostruzioni giornalistiche che raccontano di una spaccatura, con la Lega che preme per dare priorità all’Autonomia. «Fanno entrambe parte del programma di centrodestra, ma l’autonomia viene prima anche perché ha un iter legislativo molto più semplice», questa la posizione ufficiale della Lega, espressa da Molinari. Nessuno scontro, dunque. «Noi lo vogliamo», ha assicurato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando del presidenzialismo in occasione della presentazione dei candidati forzisti in Lombardia. «Non è altro che la possibilità per gli elettori di scegliere direttamente, saltando la mediazione dei partiti: una riforma in cui crediamo profondamente», ha aggiunto.