Sicurezza lavoro: governo e parti sociali insieme «per una strategia più ampia». Oggi tavolo di confronto con le parti sociali convocato dal Ministro Calderone al dicastero di via Flavia. Il 26/01 tavolo tecnico su alternanza scuola lavoro

Sicurezza sul lavoro, primo step: il 26 gennaio, tavolo tecnico tra governo e parti sociali sul tema alternanza scuola lavoro. Ad annunciarlo nel corso dell’incontro di oggi, tra governo e parti sociali sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, il ministro del Lavoro, Marina Calderone: «Sarà un tavolo che si riunirà per argomenti e temi a cadenza quindicinale per definire in tempi brevi una strategia più ampia». Presenti all’incontro, anche i ministri dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, della PA, Paolo Zangrillo, e della Salute, Orazio Schillaci, insieme a tutte le sigle sindacali e a tutte le associazioni datoriali. A rappresentare i sindacati, i leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, e il segretario confederale della Cisl, Giorgio Graziani. Il governo si è detto pronto ad un «patto sulla sicurezza» chiesto dai sindacati, «per dare risposte complessive ad un tema così importante», ha detto Calderone, aggiungendo che occorre «mettere a punto una strategia più ampia e dare risposte in termini complessivi». Dall’Ugl e dal segretario Paolo Capone è arrivata anche la richiesta di «potenziare l’organico degli ispettori e investire sulla formazione». Per Capone sono diverse «le criticità sulle strategie di prevenzione sul lavoro messe in campo a livello nazionale o locale». A cominciare, sottolinea l’Ugl, «dall’esclusione delle rappresentanze datoriali e sindacali all’interno di organi come il Comitato per l’indirizzo, la valutazione e il coordinamento delle attività di vigilanza e il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione». Se il Piano Nazionale di Prevenzione, da una parte, e quelli Regionali, da un’altra, sono «teoricamente impeccabili e di grande spessore», nella pratica, per Capone, «si traducono in eccellenti dichiarazioni di intenti ma con riscontri irrilevanti e impercettibili». Senza contare che, al contempo, «emerge una preoccupante e progressiva riduzione degli organi ispettivi deputati alla vigilanza e ai controlli». Non a caso, continuano ad essere «allarmanti» i dati sugli incidenti mortali registrati dall’Inail che «impongono una decisa inversione di rotta». Per l’Ugl è fondamentale «potenziare il coordinamento delle Banche Dati (Inps, Inail, Istat, Ministero del Lavoro, Ministero della Salute) e costituire un’Agenzia Nazionale unica preposta alla Vigilanza, Controllo, e alle attività Ispettive oltre ad investire di più in corsi di Informazione, Formazione e Addestramento sulla Prevenzione, Igiene, Salute e sicurezza.