In alcune zone hanno raggiunto i valori massimi dagli Anni Cinquanta

Nel 2022 le temperature medie degli oceani sono cresciute, per il settimo anno consecutivo, toccando in alcune zone i valori massimi dagli Anni Cinquanta. Lo riferisce uno studio, poi pubblicato dalla rivista Advances in Atmospheric Sciences, è stato realizzato da un gruppo composto da 16 istituzioni scientifiche sparse nel mondo, incluse le italiane Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile, e l’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Gli aumenti delle temperature sono stati particolarmente rilevanti nei primi 2.000 metri di profondità nelle zone settentrionali dell’oceano Pacifico e dell’Atlantico, del mar Mediterraneo e nelle zone più vicine all’Antartide. Strettamente legato ai cambiamenti climatici causati dalle attività umane, l’aumento delle temperature coinvolge anche i mari, innalzandone il livello – oltre allo scioglimento dei ghiacciai, l’incremento della temperatura aumenta il volume dell’acqua – e alterandone la salinità: più è calda, più l’acqua diventa salata (ciò mette ovviamente a rischio la sopravvivenza delle specie marine animali e vegetali).