«Cambio di passo» del Governo nelle Telecomunicazioni. Urso: «Sostenere la realizzazione di una rete di tlc a copertura nazionale», «salvaguardando i livelli occupazionali»

In Italia «ci sono 5 operatori di settore, rispetto ai tre degli Stati Uniti. Serve un cambio di passo nella politica industriale delle Tlc in Europa e in Italia al fine di consentire uno sviluppo significativo del sistema a supporto della transizione digitale». Il ministro per le Imprese, Adolfo Urso, in Commissione Trasporti alla Camera ha illustrato le linee guida rivolte ad un settore strategico. «Il Governo intende sostenere la realizzazione di una rete di Tlc non unica ma a copertura nazionale che consenta al Paese di realizzare gli obiettivi che si è prefisso in un sistema ad alta competitività internazionale, salvaguardando i livelli occupazionali». «Nel corso dell’ultimo mese si sono svolte al ministero proficue riunioni con tutti gli attori coinvolti, con ministeri, dipartimenti, attori istituzionali e di mercato per avere una fotografia chiara della situazione, cosa che prima non c’era, e per approfondire insieme tutti gli strumenti che il Governo può mettere in campo per sostenere il comparto, fortemente sotto pressione». «I mercati nell’ultimo mese hanno premiato il titolo Telecom Italia. Nelle sole due ultime settimane c’è stato un aumento di capitalizzazione pari a circa un miliardo». Ora si può «lavorare assieme per il bene comune, il clima è positivo». Così Urso intende «fin da subito avviare un tavolo nazionale di confronto sulle comunicazione elettroniche, con tutti i portatori di interesse, sia nazionali che locali», «saranno affrontati di volta in volta i temi più importanti in ciascun settore produttivo». A cominciare, «dallo sviluppo del Dab, dal rilancio della radio analogica alla progressiva adozione dello standard televisivo digitale terrestre di ultima generazione, dall’accelerazione dello sviluppo della banda ultra larga fino al sostengo delle imprese che lavorano con e sulle tecnologie di frontiera», ha concluso Urso. L’obiettivo del Governo «è la realizzazione di una rete non unica ma nazionale, che copra tutti gli ambiti del nostro territorio soprattutto quelli svantaggiati, a controllo pubblico, che deve, a mio avviso, interconnettersi con la rete internazionale». «Abbiamo una possibilità strategica significativa perché la geografia ci consente di essere al centro di un’interconnessione globale», ha aggiunto.