«Ora la soluzione è aumentare la produzione»

«Il presidente Putin voleva dividerci ma ha fallito. Il regime a Mosca voleva un’Europa differente e ciò avrebbe conseguenze sulla nostra sicurezza. Noi dobbiamo continuare sulla nostra alleanza transatlantica, sulla cooperazione UE-Nato e rendere più forte il nostro supporto all’Ucraina». Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, spiegando che la terza dichiarazione di cooperazione tra UE e Alleanza, firmata oggi a Bruxelles, porta la partnership «a un livello superiore». «Approfondiremo la nostra eccellente cooperazione e la estenderemo a nuovi settori», ha invece aggiunto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Stoltenberg ha poi ammesso che «è vero, i paesi della Nato e dell’UE hanno esaurito le loro scorte per fornire aiuti all’Ucraina. Ed è stata la cosa giusta da fare, perché si tratta della nostra sicurezza. Ho sempre detto che tra rispettare le linee guida della Nato sulle scorte di armi o sostenere l’Ucraina è più importante scegliere l’Ucraina». Dunque, secondo il segretario generale della Nato, «nel lungo periodo, la soluzione è aumentare la produzione di armamenti e i ministri della Difesa della Nato hanno preso la decisione di aumentare lo stock». Anche le forze armate russe amplieranno presto il loro arsenale di armi di attacco, come annunciato dal ministro della Difesa, Serghei Shoigu, ripreso da Ria Novosti. «I nostri piani immediati – ha spiegato – includono l’espansione degli arsenali delle moderne armi d’attacco. Lo scudo nucleare è stato e rimane il principale garante della sovranità e dell’integrità territoriale del nostro Stato».