Sangiuliano: «È il luogo in cui si percepisce il valore di quell’unicum che è la cultura italiana»

Riapre al pubblico la domus dei Vettii, probabilmente la villa più famosa del parco archeologico di Pompei, a distanza di vent’anni dalla sua ultima apertura: fu chiusa nel 2002 per interventi urgenti di restauro e poi riaperta, anche se soltanto parzialmente, nel 2016. «Pompei è il luogo in cui si percepisce il valore di quell’unicum che è la cultura italiana», ha detto il ministro della Cultura, Sangiuliano, presente al taglio del nastro questa mattina. La villa, che si trova nella zona che un tempo era la parte più ricca della città, di fronte ad un’altra sontuosa abitazione, quella degli Amorini dorati, apparteneva a Aulo Vettio Restituto e Aulo Vettio Conviva, due fratelli, liberti che che si arricchirono commerciando vino. Tantissimi dipinti, che raffigurano scene erotiche e mitologiche, impreziosiscono le pareti delle villa. Durante i lavori di restauro, è stato installato un sistema di illuminazione a led, che consente un risparmio energetico e una maggiore qualità visiva degli affreschi e dei colori, evitando il danneggiamento delle pitture. Ripristinato anche il giardino con specie antiche.