Il pensionamento dipende da aspetti diversi: età, anzianità contributiva, genere, inabilità

Presi dalle novità, si dimentica spesso l’esistente. È un ragionamento che vale in astratto, ma che assume una particolare valenza quando si tratta di pensioni. Capita, così, che le persone in età pensionabile concentrino la loro attenzione sulle modifiche apportate di volta in volta in sede di legge di bilancio, perdendo però di vista tutte le altre possibilità in campo. È quindi opportuno ricordare che l’uscita dal mondo del lavoro per il pensionamento dipende da diversi fattori. In primo luogo, la gestione o il fondo di appartenenza degli iscritti, in quanto le condizioni di uscita sono diverse se, ad esempio, trattasi di dipendente privato o di lavoratore autonomo. Strettamente connesso a questo aspetto, è anche lo svolgimento di tutta o di parte della propria attività professionale in un determinato settore produttivo, ricoprendo mansioni specifiche o essendo impiegato con una organizzazione dell’orario di lavoro particolarmente faticosa o usurante. È il grande tema del lavoro usurante, disciplinato da una normativa ad hoc, e delle attività faticose. Altro fattore di valutazione è dato dall’anzianità contributiva; un altro ancora dal requisito anagrafico. Spesso, ma non sempre, l’anzianità contributiva e requisito anagrafico viaggiano di pari passo; in questo caso, si parla di sistema delle quote, laddove la quota deriva appunto dalla somma dei due fattori. Il requisito anagrafico richiama immediatamente il tema del lavoro precoce, quello precedente alla maggiore età. Altro elemento che incide è il genere: il legislatore ha previsto una normativa di vantaggio per le donne, a parziale compensazione dei maggiori carichi familiari che finiscono per incidere negativamente sulla carriera professionale. Da ultimo, ma soltanto per esigenze classificatorie e non per motivi di importanza, ritorna l’eventuale inabilità al lavoro, personale o di una persona che si assistite in maniera non professionale, in quanto familiare a carico, sia esso il coniuge, il figlio o il genitore anziano.